Alpi Apuane e cave 2018-01-16T10:53:49+00:00

Project Description

Alpi Apuane e Cave

Le montagne di marmo sono un gioiello naturalistico, protetto da un parco naturale regionale, meta ideale per gli amanti della natura.

Alpi ApuaneQuesto straordinario paesaggio alpino sul mare racchiude un’incredibile varietà di fiori e piante rare.
Le pareti, le numerose grotte carsiche e gli antri profondi delle Alpi Apuane, richiamano molti appassionati di speologia ed alpinismo.

All’ interno del parco è possibile anche fare bellissime escursioni a piedi o a cavallo; Strabone li chiamò i “monti di luna” ma sono comunemente noti come “panie” dal nome di alcune cime emergenti il cui profilo era familiare ai naviganti dell’alto Tirreno.

Alpi ApuaneIn ogni caso, per chi viene dal Nord lungo la valle del Magra o per chi percorre la fascia litoranea, le Alpi Apuane si stagliano subito come un elemento del paesaggio che, una volta entrato nel campo visivo, non lo abbandona più per oltre un centinaio di chilometri, imponendosi non solo come fondale di ogni panorama urbano o marino.

Nella piana intensamente coltivata si allineano paralleli al mare i centri di Carrara, Massa, Pietrasanta, Camaiore, che hanno dato origine alle relative “marine”, ora frequentate stazioni balneari.

Alpi ApuaneLe Apuane, ritenute in passato montagne aspre e inaccessibili, costituiscono oggi, tanto sul versante tirrenico quanto su quello interno che guarda alla Lunigiana e alla Garfagnana, un comprensorio turistico di grande interesse, non solo per la presenza delle cave e delle altre testimonianze dell’industria marmifera, ma anche per le numerose opportunità che offrono dal punto di vista naturalistico, speleologico ed escursionistico, senza trascurare le testimonianze storico- artistiche di una zona storicamente di frontiera, a cavallo dei passi che dalla pianura padana conducono verso l’Italia centrale.

 

Le Cave di Marmo

Sulle Alpi Apuane le spettacolari cave di marmo riflettono un’immagine suggestiva. Qui la preziosa pietra bianca viene estratta fin dall’epoca dei romani.

Cave di MarmoDa allora è utilizzata per impieghi di ogni genere: dai semplici oggetti alle più famose opere d’arte e d’architettura.
In passato blocchi di marmo venivano trasportati con un’antica tecnica manuale: la “lizzatura”, rievocata ogni anno, grazie al coraggio e all’abilità degli ultimi lizzatori viventi.

Nei laboratori artistici di Carrara, museo del marmo e in esibizioni all’aperto, si può vedere da vicino la storia e la lavorazione del marmo.
Catena di creste montuose che si stagliano nitide e imponenti sul resto dell’Appennino. Questo paesaggio con i suoi luoghi qua e là ancora intatti e le cave che ne scolpiscono i pendii, ha almeno duemila anni. è, infatti, dal II secolo A.C. che viene praticata l’estrazione del marmo; in epoca romana era lavoro per schiavi e per rei condannati per gravi delitti.
Cave di MarmoL’attività subisce un rallentamento durante l’alto Medio Evo per poi riprendere di gran lena dopo l’anno Mille. Nella prima metà del XVI secolo Michelangelo verrà più volte a Carrara per scegliere la pietra per i suoi capolavori.
Sono ormai secoli che il marmo di Carrara si è affermato come pregiata pietra da costruzione sia per le sue varietà di bianco, sia per le varietà colorate (bardiglio, paonazzo, fior di pesco, cipollino, arabescato, ecc.).

Per una visita alle Apuane, dall’uscita di Carrara ci si dirige verso Campocecina da dove si potrà avere un’ampia veduta sulle sottostanti cave e seguire le fasi di trasporto del marmo a valle.
Prima di ridiscendere verso Carrara non dimentichiamo di fare una puntatina a Colonnata, patria del famoso lardo. Altre mete interessanti della nostra escursione verso le cave sono le zone di Fantiscritti e poi Pian della Fioba e Isolasanta, nel territorio del comune di Massa.

Museo del Marmo.

Cave di MarmoIl Museo Civico del Marmo si trova in Viale XX Settembre a Carrara (MS).
I padiglioni che ospitano il Museo furono edificati nel 1982.

Si tratta di una struttura ideata dal Comune di Carrara per scopi museografici e di documentazione della locale cultura del marmo; essa possiede, infatti, interni facilmente percorribili, intercomunicanti con spazi aperti tramite numerose vetrate.

Uffici, magazzini, un laboratorio, adeguati servizi ed un’ampia e funzionale sala conferenze completano la struttura del Museo del Marmo, una delle più moderne in Toscana.
L’impostazione culturale del museo è quella di una struttura che si arricchisce progressivamente nel tempo.
Questa impostazione ha portato come logica conseguenza, alla raccolta di materiali eterogenei che sono stati ordinati in cinque sezioni interne ed una negli spazi aperti.